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INTRODUZIONE |
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Grazie
all'interfaccia grafica, alla gestione gerarchica dei file, al display
LCD di grandi dimensioni (1/4 VGA) ed al pannello di controllo removibile,
l'S6000 si presenta come il primo "sistema di campionamento".
Usiamo questo termine perché la sensazione operativa che
si prova lavorando sull'S6000 è quella di avere importato
il computer (inteso nel senso di unità esterna di supporto
grafico e archiviazione dati) nel campionatore, un po' come avviene
nelle Digital Audio Workstation.
Il pannello di controllo può essere agganciato al modulo
(4U) per il trasporto e poi sganciato in studio per essere posto
nella posizione strategica più conveniente.
Le connessioni tra il pannello ed il modulo avvengono tramite porte
seriali 9-pin. Il cavo in dotazione è abbastanza corto (50
cm. circa), ma cavi simili (schermati calza + 9 conduttori, con
connettore 9-pin D-Sub femmina-femmina) sono facilmente reperibili
in commercio.
Dettagli
tecnici
Aggiornamenti
software
S5000
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VANTAGGI
PRINCIPALI |
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L'S6000
è un sistema "full option" (a parte le schede per
i protocolli di comunicazione digitale multicanale e la nuova interfaccia
USB), e come tale il vantaggio primario consiste nella notevole
potenza e flessibilità. Questo risultato è comunque
dovuto ad una serie di importanti aspetti tecnici tra i quali segnaliamo:
Elevata polifonia e capacità multitimbrica. L'S6000
è in grado di gestire fino a 128 parti (assegnabili, grazie
ad un doppio gruppo di porte MIDI, a 32 canali indipendenti) per
un totale di 128 note di polifonia.
Elevata capacità di memoria e accesso diretto alle unità
Hard Disk. L'S6000 è il primo campionatore capace di
gestire fino a 256 Mb di RAM. È evidente lo sforzo progettuale
del costruttore diretto a risolvere ogni esigenza di performance,
inclusa la gestione di campioni "virtuali" che possono essere letti
direttamente da Hard Disk. La novità sta nel fatto che l'S6000
è in grado di gestire contemporaneamente campioni residenti
su RAM e su HD aprendo nuove potenzialità ai campionatori
hardware.
Sistema operativo aggiornabile e orientato ad una gestione standard
dei file. La scelta di ubicare il sistema operativo su Flash
RAM sta diventando uno standard per le macchine professionali e
l'S6000 non è venuto meno a questa scelta. In questo modo
infatti il sistema può essere facilmente aggiornato pur rimanendo
installato per consentire una rapidissima messa in opera (circa
3 secondi dall'accensione, a parte lo scanning per identificare
le unità SCSI collegate).
A questo si aggiunge la capacità di gestire direttamente
dischi con formattazione MS-DOS e file in formato WAV (lo standard
audio introdotto da Windows 95) per rendere il sistema il più
aperto possibile verso i computer esterni e Internet su cui è
ovviamente prevedibile un ampio scambio di materiale audio.
Ampio display grafico e pannello removibile. È uno
dei plus più godibili del sistema. La sensazione di operare
su un computer integrato è molto confortevole e l'approccio
ai parametri, oltre ad essere semplificato, è anche nettamente
velocizzato.
L'interfaccia grafica ha anche sposato la gestione gerarchica dei
file con un sistema a cartelle/icone molto simile all'ambiente Macintosh
e quindi altamente intuitivo.
Il fatto poi che il pannello dic ontrollo sia removibile e sistemabile
orizzontalmente a fianco della propria Master Keyboard facilita
ulteriormente le cose.
Sofisticate funzioni di editing dei campioni. Da notare in
particolare le funzioni Timestretch (per variare la velocità
di un loop ritmico senza modificare l'intonazione) e BPM Match (per
sincronizzare la velocità di un loop ritmico con una base
MIDI) i cui algoritmi sono tratti dalla Akai DD1500, una Digital
Audio Workstation professionale orientata alla post-produzione audio/video
utilizzata in tutto il mondo da importanti studi e network televisivi.
Dotazione di modifica/controllo completa e assegnabile. Una
sezione di filtraggio, 3 EG e 2 LFO indipendenti sono disponibili
per interventi su ogni singolo Keygroup (le zone cui vengono assegnati
i campioni) all'interno dei Program.
In particolare i filtri sono stati ridisegnati, migliorati e potenziati
con un'ampia scelta (26 tipi) che include ora anche i classici LPF
24dB/ottava con risonanza utilizzati dai sintetizzatori analogici
del passato.
L'intervento sui parametri è assegnabile in modo molto flessibile
anche ai controlli MIDI per modifiche in tempo reale.
Sezione effetti multipla con routing ridisegnabile e mandate
separate. Sono presenti 2 Multieffetti (composti da tre blocchi
indipendenti di elaborazione) e 2 Reverberatori di qualità
superiore (processing a 20-bit) rispetto alle versioni implementate
nella serie 2000/3000.
Flessibile gestione delle uscite (analogiche/digitali) e migliorata
qualità audio. Un altro punto da sottolineare è
il fatto che l'S6000 offre di serie la capacità di smistare
i segnali su 16 uscite analogiche indipendenti, cosa che può
essere effettuata anche in digitale, grazie alla possibilità
di montare porte ottiche in formato ADAT.
La qualità audio è stata nettamente migliorata grazie
anche ai nuovi convertitori a 20-bit.
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LOGICA
DI UTILIZZO |
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L'architettura
del sistema Akai è molto semplice ed intuitiva a vantaggio
di una immediata operatività.
I suoni disponibili sono gestiti dai Program (che includono un numero
variabile di Keygroup - assegnabili a differenti zone di tastiera
- ognuno dei quali può gestire da 1 a 4 Sample) richiamabili
singolarmente oppure all'interno di memorie multitimbriche chiamate
Multi.
Ciascuna Multi può gestire fino a 128 Program contemporaneamente
e poiché il sistema può operare su 32 canali MIDI,
l'S6000 è in grado di supportare da solo l'esecuzione di
grosse sequenze MIDI, fino ad un massimo di 128 parti indipendenti
(inclusi cambi di programma sui singoli canali). Per consentire
un estensivo impiego delle Multi anche dal vivo, l'S6000 può
ospitare in memoria fino a 128 Multi diverse.
La gestione delle uscite appare adeguata alla potenza del sistema
dato che sono previste di serie ben 16 linee indipendenti.
Interessante notare il fatto che, oltre alle classiche porte stereo
digitali (in formato AES/EBU e S/PDIF), l'S6000 può montare
schede opzionali dotate di interfaccia multicanale ADAT Optical
per la connessione diretta ai banchi digitali, ormai sempre più
diffusi.
Complessivamente, le tecniche operative possono essere tantissime
sfruttando la flessibilità di cui la macchina è capace,
ma questo viene lasciato alla creatività ed alle esigenze
del musicista.
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CONCLUSIONI |
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Non
c'è dubbio che l'S6000 sia un campionatore di svolta nella
produzione Akai e si presenti come la prima vera stazione di lavoro
basata sulla gestione dei campioni in senso musicale.
Interessante anche il rapporto qualità/prezzo, per quanto il
costo della macchina resti di fascia alta.
Per chi non potesse permettersi l'investimento, è sempre disponibile
l'S5000, una versione che, partendo da un prezzo quasi dimezzato,
consente di espandere progressivamente le caratteristiche arrivando
per gradi ai livelli di potenza offerti dal fratello maggiore. |
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